1978:
Francesco Cossiga, allora Ministro degli Interni, guidò la spietata
repressione del movimento, e la sua azione in questo periodo è stata
legata ad
alcuni dei fatti più tragici e oscuri della storia recente della
Repubblica come la morte della studentessa
Giorgiana Masi. Anni dopo, il 23 ottobre 2008, rilasciò questa intervista al giornalista Andrea Cangini del Quotidiano Nazionale:
"In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito. Gli universitari, invece, bisogna lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano".
Fonte: http://temi.repubblica.it/micromega-online/francesco-cossiga-%C2%ABvoglio-sentire-il-suono-delle-ambulanze%C2%BB/
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